Nuovi contributi a fondo perduto per il settore ristorazione. Cosa sapere
Ti stai chiedendo come ha fatto la pizzeria poco distante dalla tua ad avere quel bellissimo forno a legna? Si tratta di contributi a fondo perduto per il settore ristorazione.
Ci saranno, infatti, grandi novità per uno dei settore di riferimento dell’HORECA, che può attingere ad un fondo di oltre 56 milioni di euro per aiutare a trasformare la propria attività, facendo richiesta entro il 2023, come recita il decreto pubblicato il 30 agosto in Gazzetta Ufficiale.
Sono previsti anche aiuti per progetti di ristrutturazione o per l’installazione di macchinari. Quali progetti possono essere finanziati? Qualsiasi acquisizione o miglioramento di attrezzature e/o locali (per l’espansione o la ristrutturazione) necessari per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese (PMI).
Sono acquistabili, grazie all’accesso al contributo, anche macchinari come forni, refrigeratori e impastatrici. Un grande aiuto in un periodo di crisi.
Vediamo i dettagli.
Contributi a fondo perduto ristorazione: a quanto ammonta?
L’ammodernamento o la ristrutturazione di un locale per la ristorazione è sempre un grosso investimento e non tutti i ristoratori possono permetterselo.
D’altra parte, quando si crea uno spazio attraente, i clienti sono più propensi a entrare e ordinare. Ecco che entrano in gioco i contributi a fondo perduto per la ristorazione.
Il Governo ha introdotto un nuovo bonus ristoranti per incoraggiare la crescita della ristorazione, nonché l’eccellenza della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.
Il contributo è pari al 70% delle spese sostenute, fino a un valore di 30.000 euro a fondo perduto e può essere utilizzato per macchinari e beni strumentali durevoli.
Ecotec, progetta locali e fornisce attrezzature per la ristorazione: forni, refrigeratori, impastatrici, tavoli da lavoro che possono essere acquistati con il contributo a fondo perduto e recuperare l’investimento.
Chi può accedere al contributo a fondo perduto per la ristorazione?
Il finanziamento per la ristorazione è disponibile per tutte le aziende, indipendentemente dalle dimensioni e dalla sede. Tuttavia, solo le aziende che operano da almeno 10 anni o che hanno acquistato nell’anno precedente alla richiesta determinati prodotti.
Ecco i dettagli sui ristoranti che possono accedere al contributo a fondo perduto:
Ristoranti – ATECO 56.10.11 iscritti nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o che hanno acquistato nei 12 mesi precedenti prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25 % degli acquisti totali del periodo.
Gelaterie e pasticcerie – ATECO 56.10.30 – 10.71.20 iscritte nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o che hanno acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5 % del totale.
Inoltre, tali imprese devono soddisfare ulteriori requisiti:
- non devono essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- non devono trovarsi in difficoltà, come definito dalla normativa comunitaria;
- devono essere iscritte all’INPS o all’INAIL;
- devono avere una posizione contributiva regolare, comprovata dal documento unico di regolarità contributiva (DURC).
Quali beni o prodotti sono finanziabili con il contributo a fondo perduto?
Le agevolazioni vengono erogate sotto forma di contributo a fondo perduto per beni e macchinari per la ristorazione.
I beni acquistati con i fondi della sovvenzione devono essere mantenuti in azienda per almeno 3 anni.
Il contributo a fondo perduto per la ristorazione copre il 70% delle spese per ristrutturazioni locali o acquisto attrezzature per la ristorazione, ma ogni impresa avrà un credito massimo di 30.000 euro.
Inoltre, si è ancora in attesa della comunicazione che definisca modalità e tempistiche per richiedere i contributi. La procedura sarà gestita da Invitalia.
Quel che è certo è che i fondi saranno stanziati in ordine cronologico di richiesta fino al 31 dicembre 2023.
Dove acquistare attrezzature per la ristorazione con il contributo?
I beni devono, come detto, essere mantenuti nel bilancio dell’impresa per almeno 3 anni dalla data di concessione e devono essere nuovi, organici e funzionali.
I beni devono essere acquistati a normali condizioni di mercato da terzi che non abbiano rapporti con l’impresa.
Grazie al bonus, puoi recuperare gran parte del tuo investimento per le attrezzature, rivolgendosi ad aziende come Ecotec Srl.
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